Zanzibar è pericolosa? Consigli su sicurezza, salute e vaccinazioni
Un’isola sospesa tra Africa e Oceano Indiano, dove la luce sembra più intensa e il tempo più lento. Zanzibar affascina con la sua miscela di cultura swahili, mare turchese e profumo di spezie. Ma chi si prepara a partire si chiede spesso se Zanzibar sia pericolosa, quali siano le regole di comportamento e quali precauzioni sanitarie adottare. In realtà, l’arcipelago della Tanzania è una destinazione accogliente e sicura, purché si viaggi con consapevolezza, rispettando usi e costumi locali e informandosi in anticipo su salute e vaccinazioni raccomandate.
Cosa sapere sulla sicurezza a Zanzibar
Zanzibar è considerata una meta sicura per i turisti, con un livello di criminalità generalmente basso. Tuttavia, come in ogni destinazione internazionale, è opportuno mantenere comportamenti prudenti: evitare di mostrare oggetti di valore o grandi somme di denaro, non lasciare incustoditi borse o dispositivi elettronici e prestare attenzione nelle aree meno illuminate la sera. Le escursioni a piedi nei villaggi o nei quartieri periferici sono consigliate solo se accompagnate da guide locali, che conoscono bene il territorio e le usanze.
Un aspetto importante riguarda il rispetto delle tradizioni religiose: la popolazione è a maggioranza musulmana e, durante il Ramadan, è richiesto un abbigliamento sobrio e discreto, soprattutto nei centri abitati. Le dimostrazioni d’affetto in pubblico sono malviste, mentre nelle strutture turistiche si vive con maggiore libertà. In spiaggia è consigliabile non lasciare incustoditi oggetti personali e non acquistare prodotti o escursioni da venditori non autorizzati.
Quali vaccinazioni servono per viaggiare a Zanzibar
Non esistono vaccinazioni obbligatorie per entrare a Zanzibar, se si arriva direttamente dall’Italia o da Paesi non a rischio. La vaccinazione contro la febbre gialla è invece richiesta a chi proviene da Stati dove la malattia è endemica o ha effettuato scali superiori a dodici ore in quelle zone.
Le autorità sanitarie e i medici tropicalisti consigliano alcune vaccinazioni facoltative, utili a chi soggiorna per lunghi periodi o visita aree rurali: epatite A e B, tifo, tetano e difterite. È buona norma portare con sé un piccolo kit di pronto soccorso e seguire le consuete regole di igiene alimentare: bere solo acqua in bottiglia, evitare ghiaccio e cibi crudi.
Zanzibar e malaria: come prevenire i rischi per la salute
Sull’isola il rischio di malaria è basso ma non nullo. Le autorità sanitarie locali segnalano la presenza occasionale di casi, soprattutto nella stagione umida. Per questo, più che la profilassi farmacologica, i medici raccomandano misure di protezione individuale: utilizzare repellenti efficaci, indossare abiti chiari e leggeri la sera e dormire sotto zanzariere trattate.
Zanzibar non presenta altre malattie tropicali diffuse, ma un’attenzione particolare va dedicata alla protezione solare e all’idratazione, specialmente durante i mesi più caldi. Il periodo migliore per visitare Zanzibar è quello compreso tra giugno e ottobre o tra dicembre e febbraio, quando il clima è secco e le temperature ideali per il mare e le escursioni.
