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I parchi archeologici più importanti della Calabria: guida pratica
Una regione che racconta la storia d’Europa ancor prima della sua fondazione: la Calabria è un museo a cielo aperto. Le sue spiagge cristalline attraggono ogni estate migliaia di visitatori, ma il vero tesoro si nasconde nell’entroterra e lungo le coste, dove affiorano le testimonianze millenarie della Magna Grecia e della Roma imperiale. Ecco i parchi archeologici da non perdere per un viaggio nella Calabria più autentica.
Cosa vedere al Parco Archeologico di Sibari
Situato nella piana di Sibari, tra il mar Ionio e la Sila, questo sito rappresenta uno dei più vasti complessi archeologici d’Italia. L’antica Sybaris, fondata nel 720 a.C., fu una delle colonie greche più ricche e raffinate della Magna Grecia. Camminare tra le strade lastricate, le terme e i resti delle domus romane è come sfogliare un manuale di storia vivo e tangibile. Il fiore all’occhiello del complesso è il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, dove si conservano anfore, monete, sculture e ceramiche decorate, in un percorso espositivo che unisce bellezza e rigore scientifico.
Perché visitare il Parco Archeologico di Vibo Valentia
A dominare l’antica Hipponion, colonia greca del VI secolo a.C., il Parco Archeologico di Vibo Valentia custodisce mura greche, resti di un tempio dorico e un teatro romano affacciato sulla costa tirrenica. Oltre ai resti monumentali, il sito è impreziosito dal Museo Archeologico "Vito Capialbi", che custodisce reperti risalenti a epoche greche, romane e medievali. È la meta perfetta per chi cerca un itinerario archeologico nel cuore della Calabria storica, con il mare a pochi passi.
Cosa resta dell’antica città di Kaulon
Sulla costa ionica, a sud di Monasterace Marina, si estende il parco archeologico dell’antica Kaulon, una delle colonie meno note ma più affascinanti della Magna Grecia. Il sito è celebre per il tempio dorico del V secolo a.C., di cui restano eleganti colonne immerse in un paesaggio incontaminato, e per il mosaico della Casa del Drago, straordinario esempio di pavimentazione a tema mitologico. È un luogo intimo e suggestivo, ancora lontano dai flussi turistici principali, ideale per chi cerca esperienze culturali autentiche e silenziose.
Quali reperti si trovano a Locri Epizefiri
Tra i parchi archeologici più iconici della Calabria figura Locri Epizefiri, fondata dai coloni di Locri (nell’odierna Grecia) nel VII secolo a.C. Questo sito fu un centro culturale e religioso di primo piano nell’antichità, come dimostrano i resti del Santuario di Persefone, i templi dorici, il teatro e le famose tavolette votive di Locri, opere scolpite che rivelano culti e simboli religiosi dell’epoca. Il parco, ben curato e immerso nel verde, permette una lettura stratificata della storia, dalla fondazione greca fino al periodo romano. È il luogo ideale per chi desidera comprendere a fondo le radici classiche del Mediterraneo.
Dove soggiornare per scoprire i siti archeologici della Calabria
Esplorare i parchi archeologici della Calabria significa percorrere strade che attraversano i secoli, dai fasti della Magna Grecia alle vestigia imperiali di Roma. Per vivere appieno questa esperienza, soggiornare in una struttura comoda e ben collegata è essenziale. I resort VOIhotels offrono il perfetto equilibrio tra relax, natura e cultura.
- Il VOI Le Muse Essentia, immerso in un grande parco naturale affacciato sul mar Tirreno, è ideale per visitare il sito di Vibo Valentia e rilassarsi a due passi da Tropea.
- Il VOI Floriana Resort, sulla costa ionica, permette di esplorare Kaulon, Locri e i centri storici dell'entroterra, abbinando cultura e mare.