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Il barocco leccese: un capolavoro a cielo aperto nel cuore del Salento
Nel cuore del Salento, Lecce si impone come una città-museo a cielo aperto, dove ogni palazzo, chiesa e piazza racconta la magnificenza del Seicento. Il cosiddetto Barocco leccese nasce dall’incontro tra la Controriforma, che incoraggiava un’arte capace di emozionare e coinvolgere, e l’uso della pietra leccese, un calcare chiaro e malleabile che consentiva di trasformare le facciate in veri ricami di pietra. Non si tratta di un fenomeno isolato, ma di un linguaggio urbano diffuso, capace di dare un’identità unitaria alla città.
Cosa vedere a Lecce per scoprire il Barocco leccese
Chi si chiede cosa visitare per conoscere il Barocco leccese trova nella Basilica di Santa Croce il manifesto di questo stile. La facciata, completata nel 1699, è un’esplosione di putti, volute, figure mitologiche e animali fantastici che incorniciano il grande rosone centrale. Poco distante, Piazza del Duomo offre uno degli scenari urbani più spettacolari d’Italia: il Duomo con la sua doppia facciata, il campanile seicentesco di Giuseppe Zimbalo, il palazzo del Seminario e l’Episcopio disegnano una scenografia teatrale che sorprende ogni visitatore. Meritano attenzione anche la Chiesa di San Matteo, con la sua facciata mossa da linee concave e convesse, e la Chiesa di Santa Chiara, che custodisce un interno riccamente decorato.
La pietra locale, di colore dorato e facilmente lavorabile, ha permesso agli scalpellini di realizzare dettagli minuziosi, tanto che le superfici appaiono come merletti scolpiti. Le facciate si animano di elementi naturalistici e simbolici: frutti, cherubini, draghi, sirene e motivi floreali si intrecciano in un insieme armonico che riflette l’“horror vacui” tipico dello stile. La luce del Salento, intensa e radente soprattutto al tramonto, esalta i rilievi e regala sfumature cangianti che mutano nell’arco della giornata.
Differenze con il Barocco romano e unicità salentina
A differenza del Barocco romano, fondato su prospettive e spazi monumentali, quello leccese si concentra sulla ricchezza decorativa diffusa e sul gusto per il dettaglio. Non è opera di pochi architetti celebri, ma di un’intera comunità di artigiani e scalpellini che hanno reso Lecce un laboratorio collettivo. Questo carattere corale spiega perché la città venga definita “il miele barocco del Salento”, un luogo in cui l’arte non è confinata a singoli monumenti ma permea l’intero tessuto urbano.
Un itinerario che unisce arte, mare e gastronomia
Visitare Lecce significa immergersi in un percorso culturale che può essere arricchito da esperienze complementari. A pochi chilometri dalla città si trovano spiagge ideali anche per famiglie, come quelle di Torre dell’Orso e San Foca, dove il mare cristallino è perfetto per unire cultura e relax balneare. Non mancano le occasioni per gustare i piatti tipici del Salento, dalla pasta fatta in casa condita con sughi di tradizione contadina ai dolci come il pasticciotto, che completano un itinerario fatto di bellezza artistica e autenticità gastronomica.
L’esperienza VOIhotels per vivere Lecce e il Salento
Per chi desidera trasformare la scoperta del Barocco leccese in un soggiorno completo, i resort VOIhotels rappresentano una scelta ideale. Il VOI Alimini Resort, immerso nella natura incontaminata della costa adriatica, offre la possibilità di abbinare giornate di mare e relax a escursioni culturali verso Lecce e Otranto. Il VOI Daniela Essentia Resort, con servizi dedicati al benessere, consente di vivere un’esperienza autentica in un contesto raffinato. Entrambe le strutture uniscono comfort moderni e attenzione alla tradizione, permettendo di esplorare il Salento con la certezza di avere un punto di riferimento accogliente e di qualità.
